Leica M6 “Das Wesentliche”

L’essenziale

La Leica M6 è per alcuni fotografi un sogno. Incarna alla perfezione il motto Leica “Das Wesentliche” ovvero “l’essenziale”. ma cosa significa quando iniziamo ad utilizzarla? proviamo a scoprirlo in questa recensione – riflessione su una delle macchine fotografiche analogiche più ambite degli ultimi 30 anni.

Ricordo che un giorno, quando avevo forse 11 o 12 anni, arrivò a casa una copia del mensile Wired. All’epoca nelle ultime pagine di questo giornale facevano la recensione del top 10 della tecnologia. Ricordo che quel mese al top c’era una macchina fotografica, il nome era abbastanza oscuro ma intrigante: “M8”.

Ricordo che feci delle ricerche e trovai le caratteristiche di questa macchina, non le capii, ma mi stupii del costo che questa aveva. Era una cosa folle, spropositata, da ricconi e basta. Quello che non sapevo ancora era che era una Leica e per di più non sapevo questo cosa volesse dire.

Non voglio soffermarmi su questo, è stupido, ma dire che Leica ha fatto la storia della fotografia è una cosa che all’utente Leica medio “arrapa”. Non sei capace di fotografare e vuoi diventare migliore?! compra una Leica, cazzo ha fatto la storia della fotografia, diventerai bravissimo! Questo è marketing, resterai un cane di fotografo, solo con migliaia di euro in meno.

Se invece uno sa cosa compra e lo sai perché lo hai provato e hai scoperto che quella macchina fa al caso tuo, si sposa alla perfezione con il tuo stile fotografico e con il tuo modo di pensare; be allora forse sì con quello strumento tra le tue mani farai grandi cose.

Quando ho iniziato a fotografare e ho desiderato prendere una macchina fotografica che fosse adatta alle mie esigenze sono tornato a quell’articolo e ad altri che leggevo da ragazzino. ho cercato e ho trovato la M8 e mi sono affascinato nel capire cosa fosse un telemetro. L’idea che potevo guardare l’intera scena e allo stesso tempo attraverso una cornice selezionarne una parte, be questo era ciò che volevo. Focus manuale?! Che cosa chiedere di più dalla vita, dopo che avevo visto un poveraccio discutere con il negozio di fotografia che non voleva mandargli in assistenza un “cannone” di colore bianco a ultrasuoni. Certo non avevo i soldi e questo era il problema. Così ripiegai su una più umile Fuji xpro1 che alla fine aveva le stesse caratteristiche e forse era un po’ meno seriosa, con quelle fantastiche simulazioni di pellicola e la grana inseribile.

Una Leica tutta per me!

Poi arriva il 2019 la mia fotografia si è spostata sull’analogico, i negativi si accumulano sulla mia scrivania e dopo averci pensato un po’ mi capita l’occasione e la prendo: una Leica M6 tutta per me.

Inizio subito a scattare e pellicola dopo pellicola mi rendo conto che è la macchina giusta per me, fa le stesse cose della mia xpro2 (perché nel frattempo la xpro1 l’ho sostituita), ma lo fa anche senza batterie. Scatta quando siamo sottozero e quando sono andato nel deserto insomma è indistruttibile, considerando che le mie macchine fotografiche vivono con me, perché ne ho sempre una nello zaino l’affidabilità è sicuramente una caratteristica che apprezzo molto.

Sfatiamo un mito! La M6 non è innovativa, quello che si dice sulle fotocamere Leica “paghi di più per avere meno” è vero, fino ad un certo punto ovviamente. Infatti paghi per avere l’unica macchina fotografica a telemetro ed obbiettivi intercambiabili del mercato. Non ce ne sono altre! Per il resto c’è solo quello che ti serve: tempi, telemetro, cornici nel telemetro e il selettore delle cornici, una presa sinc flash e il contatto a caldo per il flash, una conta pose e il selettore della sensibilità della pellicola; Fine! I diaframmi, con l’ovvio obbiettivo, te li devi comprare a parte, non c’è il TTL, non c’è la possibilità di fare esposizioni multiple e, unica mancanza che ritengo grave, non c’è l’autoscatto. Dunque direte: c’è poco! Be’ è vero c’è poco, ma è quel poco che vi serve per fotografare: l’essenziale!

Per il resto c’è solo quello che ti serve: tempi, telemetro, cornici nel telemetro e il selettore delle cornici, una presa sinc flash e il contatto a caldo per il flash, una conta pose e il selettore della sensibilità della pellicola; Fine! I diaframmi, con l’ovvio obbiettivo, te li devi comprare a parte, non c’è il TTL, non c’è la possibilità di fare esposizioni multiple e, unica mancanza che ritengo grave, non c’è l’autoscatto. Dunque direte: c’è poco! Be’ è vero c’è poco, ma è quel poco che vi serve per fotografare: l’essenziale!

L’essenziale fa al caso tuo?

 Ma infine questo essenziale fa fare fotografie belle e buone?! Non necessariamente. Come dicevo all’inizio il fotografo è quello che fa la foto, è colui che scrive con la luce, la fotocamera è solo uno strumento. Se prendete in mano la mia Leica e passate il tempo a pensare a come impostare tempi e diaframmi e per mettere a fuoco ci mettete un eone, forse non è la fotocamera per voi. Ora che avete scattato è passato il momento decisivo o la modella ha perso la posa.

Non vorrei aver detto solo cose negative, aggiusto il tiro. Cercate una macchina che vi possa far montare i migliori obbiettivi sul mercato?! Be’ allora questa e le altre Leica fanno per voi. Ancora meglio volete una Leica completa, una che riassuma in sé tutte le M digitali compresa la monocrom?! Allora la M6 è il meglio che voi possiate comprare. In un colpo cambiate pellicola e inserite una bella Kodak Portra ed ecco che avete una macchina fotografica per ritratti e still-life. Tutto questo non vi interessa perché siete patiti della fotografia di strada in bianco e nero come con la Leica Monocrom?! Bergger 400, Kodak 400TX e via. Vacanze? Io ci metterei una bella pellicola diapositiva, non voglio perdermi l’occasione di una magica serata a rivedere quei fantastici ricordi.

Voi mi direte alla fine questo posso farlo con qualsiasi macchina fotografica analogica che mi costa meno. Ebbe si avete ragione e vi invito a farlo. Io lo faccio con la mia laica M6 perché è appunto la MIA laica M6 e a me l’essenziale piace, mi piace il telemetro e il suono dell’otturatore e quando la prendo in mano so ogni cosa è come io vorrei che fosse. Ma questo vale per me, non è detto che valga anche per voi.

Concludo, visto che sono stato lungo, con un appello e un consiglio. Non comprate Leica perché fa status. C’è pieno di foto di vip con Leica che sembrano tutti dei grandissimi fotografi, ma vi chiedo solo una cosa: avete mai visto una loro foto? Io no. Questo vi dice che l’hanno comprata perché possono e non perché lo ritenevano uno strumento valido. La gente vi ferma per strada perché avrete una Leica, si potrebbe succedere ma scordatevi che pensino di voi che siete dei grandi fotografi. Vogliono vedere la vostra macchina non gliene frega nulla di voi e personalmente non è un’attenzione che amo ricevere.

Passiamo ora al consiglio vi piace l’idea del telemetro?! Di una Leica M?! allora non iniziate da lì, comprate una Canonet, una Olympus Trip o una Minolta CL/CLE. Ci sono modi molto economici per entrare nel mondo del telemetro senza rimetterci interi stipendi. Ricordatevi poi degli obbiettivi, non sono mai inclusi nel prezzo della macchina e quindi dovrete pagarli a parte. Io consiglio gli Zeiss perché per qualità e prezzo sono i migliori. Se avete poi una mirrorles insieme agli obbiettivi prendete degli adattatori per montarli sulla vostra digitale potrete così ampliare in un colpo solo due corredi.

Ho scritto abbastanza. Spero di aver detto tutto.

Se ti va leggi anche qualche altro mio articolo.

Non dimenticate di condividere con gli amici questo articolo e se avete domande scrivetemi.

Alla prossima e Buoni scatti!

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